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Continuando
il viaggio per il litorale nord, arriviamo alla spiaggia
della sirena, recintata da coralli, forma una piscina con la
bassa marea, che scompare con l’alta marea quando i coralli
vengono coperti lasciando fuori solo la statua della sirena.
Un altro punto del viaggio è la spiaggia di Riacho Doce,
considerata la spiaggia degli italiani, in quanto c’è un
famoso villaggio. In questa spiaggia ben attrezzata di bar,
ristoranti, hotel ecc., le acque sono trasparenti pertanto
un eccellente punto per le immersioni.
Paripueira oltre ad essere bella, è la sede del progetto
peixe-boi.
Partendo per la Barra di S. Antonio con l’aiuto di una
zattera si può vedere l’isola da Croa, che in verità è un
immenso banco di sabbia molto visitato da un gran numero di
turisti, ma in effetti è un posto imperdibile e vale la pena
visitarlo. Cosi come vale la pena visitare il fiume
S.Antonio per conoscere la fauna e flora molto
diversificata.
Merita una fermata la baracca do Pituba per assaggiare le
incomparabili polpettine di macaxeira condite con provolone
e parmigiano (locale) il tutto servito con gamberi e carne
secca. Si può proseguire il viaggio sulla sabbia con l’auto,
se adatta, o affittare una jeep per arrivare alla spiaggia
del Carro quebrado (auto rotta). La spiaggia è circondata da
rocce e si può conoscerla solo camminando sul lungomare
quando la marea è alta e osservando queste falesias dai
colori impressionanti che sembrano cose per bambini. Vanno
dal verde al giallo all’arancio al rosso. Secondo le guide
indios native già si utilizzavano questi colori per
dipingersi prima di raccontare la storia della spiaggia e
del mare.
Il ritorno è stata una
avventura, abbiamo percorso circa 27 km. dentro un canneto,
quasi immersi nel fango e per alcuni tratti abbiamo dovuto
azionare la trazione integrale del 4 x 4. Ciò per giungere a
Barra de Camaragibe, praia do marceneiro, Praia do toque e
Praia do riacho. Impressionano di questa spiaggia le sue
maree,le più ventilate dello stato di Alagoas. Quando sono
con mare alto sono spiagge normali e le barche colorate dei
pescatori ancorano per la pesca, quando la marea diventa
bassa il mare si allontana tanto che le barche che prima
erano ancorate in un mare profondo, restano incagliate su
una sabbia completamente a secco.
Se si esce la sera si può vedere a Japaratinga il tramonto
del sole più bello dello stato. Il cielo prende i colori più
vibranti dal rosso cupo all’arancio e il tutto si riflette
sullo splendido mare offrendo uno spettacolo della natura
del tutto gratuito.
La spiaggia di Japaratinga forma un immenso banco di sabbia
che ti permette di camminare dentro l’acqua per circa 4 km.
Alla fine siamo giunti a Maragogi che è un piccolo paese con
delle belle spiagge. Lì la passeggiata sul ‘Galés’ (nome
dato dai nativi) permette di vedere le più grandi piscine
naturali, dove si possono fare delle immersioni o osservare
a pelo d’acqua lo svariato fondo marino.
Poi vale la pena fare una passeggiata in catamarano sul
fiume Maragogi sulla cui costa si trovano bar, hotel e
ristoranti.
Dopo tutto ciò bisogna fermarsi a riflettere su quella
vecchia storia che dice che tutti noi siamo stati espulsi
dal paradiso.........
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